CHI SONO?

IL DIAMANTE NASCOSTO
SU ALDO FIORITI JEWELS
Difficile parlare di sé stessi e del proprio lavoro quando le cose sono sempre successe come per caso, inaspettatamente.
Mi chiamo Aldo Fioriti e sono un designer di gioielli.
Istinti primordiali lasciati liberi di esprimersi mi hanno portato in giro per il mondo, come un pilota automatico.
Mi hanno fatto attraversare luoghi fisici e mentali che rispecchiano i propositi per i quali ognuno di noi è arrivato su questo pianeta folle e affascinante.
Come mi ha detto un vecchio saggio andino in ogni uomo c’è un diamante nascosto.
Ogni sfaccettatura mostra un aspetto diverso di lui.
Ma ogni sfaccettatura lo rispecchia.
Dovevo trovare il mio diamante.
L’ho trovato quando ho superato le divisioni, i muri tra ciò che sono e divento man mano.
E ho cercato l’armonia, quella che ritenevo un’irraggiungibile coerenza vista la molteplicità delle identità di un uomo per rimanere sé stesso.
Armonia e coerenza che ho proiettato nel mio lavoro.
Nel mio nuovo progetto, IL DIAMANTE NASCOSTO, che rispecchia senza dubbio questa caratteristica, l’ho reso materia in varie linee di prodotti dove c’è tutto l’amore e il rispetto per la complessità umana.

La Linea di braccialetti DYNAMIC offre una varietà di elementi miscelati tra di loro come il metallo con il cuoio.
Rappresentano la determinazione e la forza abbinata alla sensibilità dell’uomo di oggi. Un uomo che sa quando agire e quando aspettare. Che sa vincere una battaglia, ma anche perdere e rinascere, imparando a camminare sui cocci quando è necessario.
Una linea adatta negli ambienti più svariati, al lavoro come nello sport, a cena con gli amici, per un dopocena in dolce compagnia.
Il riflesso di un carattere un po’ più ribelle e trasgressivo vive nella proposta della Linea ROCK FASHION.
Qui ci scontriamo con le disapprovazioni latenti. La consapevolezza di essere, nel fondo, parte di un sistema che ci vuole inquadrare, controllare e dirigere. In un ambiente in cui ci viene quasi tolta la possibilità di scegliere veramente la nostra strada, perché soffocati dagli interessi di pochi.
Un gesto di sfida, una sberla, una linguaccia, sempre e comunque dell’uomo che non vuole farsi prendere dai cliché. Un uomo che all’occasione sa urlare in faccia la propria verità pur sapendo di appartenere a una collettività, e quindi al dovere di una pacifica convivenza.
Un uomo che partecipa ma si distingue.


Da non tralasciare l’aspetto più effimero e sensuale dell’uomo contemporaneo rappresentato dalla Linea CHARME.
Ci sono momenti in cui ci si abbandona al sogno, lasciandoci trasportare dalla meravigliosa insensatezza delle cose che ci fanno sentire frizzanti e un po’ sfrontati.
Un desiderio di felicità senza problemi.
Il piacere di sciogliere il corpo al ritmo della musica, aprire il sorriso a bocca aperta, sentire il desiderio di una vita senza fine.
Momenti di tale perfezione nei quali tutto il resto si dimentica e ci trasformiamo in una antenna vagante che riceve solo la bellezza delle cose, della gente, dell’ambiente attorno.
Irradiamo luce e freschezza, energia e fascino. Cosa c’è di più irresistibile di vivere un breve incantesimo?
CHARME nasce con lo scopo di essere arte: il tentativo di immortalare l’effimero, perché, sorprendentemente, è l’unico che dura. Talvolta può avere delle ripercussioni che si prolungano nel tempo, come un gesto o una decisione dettati dall’ispirazione di un momento sublime come l’amore, che nasce dal desiderio improvviso di renderlo eterno.
Ma esiste una sfumatura ancora più dimensionale, simboleggiata dalla LINEA OVNI e cioè Oggetti Volanti Non Identificati.
La dimensione dell’uomo legato indissolubilmente alla parte più eterea e spirituale dell’esistenza.
L’appartenenza a un progetto universale che ci fa sentire immensamente piccoli ma estremamente importanti, al di là del proprio credo o non credo. Che ci ricorda quanto siamo fugaci, specialmente quando alziamo gli occhi al cielo stellato e ne rimaniamo abbagliati e sconcertati.
Quando i pensieri volano più liberi che mai, fino ad arrivare ad una immaterialità estrema.
Un viaggio nella vacuità dove, alla fine, non possiamo darci delle risposte certe ma è rassicurante il ritornare. Un viaggio per renderci conto di quanto, nonostante tutto, sia confortevole il nostro azzurro pianeta.
Per questa impagabile possibilità di poter esprimere, attraverso l’arte e l’impegno quotidiano, ringrazio la vita che mi è stata concessa. Che mi ha permesso di dare uno scopo all’apparente non senso, e quindi alla scoperta iniziale delle molteplici sfaccettature del diamante nascosto.
Aldo Fioriti


Aldo Fioriti
COSA FACCIAMO?
FOTOGRAFIA
È un fatto consolidato da tempo che un lettore si distrae dal contenuto leggibile di una pagina guardando il suo layout.

